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  • Immagine del redattorePaola Cambielli

Quanti tipi di caffè regionali esistono? Le varianti in Italia e nel mondo

La tipologia di caffè più consumata e conosciuta in Italia è sicuramente l'espresso. Ma in realtà, curiosando tra le tradizioni gastronomiche locali e del mondo, ho scoperto l'esistenza di diversi tipi di caffè regionali. Ecco quali sono.

 

Quanti caffè beviamo al giorno? C'è chi alla mattina non riesce ad alzarsi dal letto se non ne ha preso almeno uno e chi riesce benissimo farne a meno. Fatto sta che il suo consumo in Italia sta aumentando, anno dopo anno. E nonostante quello che si pensi, è benefico per il corretto funzionamento della nostra salute - senza esagerare, ovviamente. Ma se Napoli detiene orgogliosamente lo scettro della tradizione dell'"oro nero", non è l'unica città in cui il rito del caffè è considerato sacro. Ecco quali tipi di caffè si possono trovare girando per l'Italia - e non solo.


Puglia - Caffè leccese


Se hai intenzione di fare un viaggio in Salento e vuoi conoscere, oltre alle spiagge più caratteristiche, anche le tradizioni più autentiche devi dimenticarti per qualche giorno il classico caffè in tazzina servito caldo. Al suo posto, prova a chiedere un caffè leccese. Ti verrà servita una bevanda fredda, con ghiaccio, dove il caffè è accompagnato da latte di mandorla.

Conosciuto anche come caffè salentino, è perfetto per le giornate estive trascorse al mare ma anche per una tappa-bar mentre si visitano le bellezze architettoniche cittadine.

Lo vuoi preparare anche a casa? Ecco come fare.

caffè leccese con ghiaccio e latte di mandorla
fonte: caffesospeso.it

Veneto - Caffè padovano o Pedrocchino


La nascita di questo espresso è indubbiamente legato al Caffè Pedrocchi, lo storico bar di Padova inserito nella lista dei più conosciuti e visitati, grazie anche al fascino dell'edificio in cui è collocato. La vicinanza con l'Università, proprio nel centro cittadino, ha contribuito a farlo diventare un luogo di incontro per artisti e letterati, tra cui lo scrittore francese Stendhal.

Siamo tra la fine Settecento e gli inizi dell'Ottocento, il periodo in cui i primi caffè che nascevano non erano semplici bar ma punti di riferimento della vita culturale. Il proprietario e Mastro Caffettiere Antonio Pedrocchi, con l'inaugurazione del locale decise di distinguersi proponendo un caffè a base di menta, panna e una spolverata di cacao amaro. Un successo che dura ancora oggi.

caffè padovano nato al Caffè Pedrocchi
fonte: Italia a Tavola

Valle d'Aosta - Caffè alla valdostana


Sulle vette alpine si sa che le temperature non sono quasi mai clementi. I valdostani, per riscaldarsi durante le fredde giornate, amano sorseggiare liquori. Meglio se in compagnia.

Nasce, così, il caffè alla valdostana, il cui sapore unico e pungente è dato dall'aggiunta di aromi, grappa e genepì. La grolla di legno in cui viene servito rappresenta la condivisione. Per questo viene chiamata anche "coppa dell'amicizia".

Come si prepara? Ecco la ricetta e i passaggi.

caffè alla valdostana con grolla
fonte: Cervinia Icons

Marche - Moretta fanese


Qui entra in gioco un prodotto che è molto di più di un semplice caffè: è un'eccellenza alimentare delle Marche. In particolare di Fano, una vivace cittadina baciata dal Mar Adriatico. Sembra proprio che la Moretta fanese sia la bevanda preferita dai marinai e i pescatori del porto, il cui mix di sapori intensi dia loro la giusta carica prima di iniziare una giornata di lavoro. Sto parlando di caffè, anice, rum e brandy (o cognac). Il tutto, aromatizzato con una scorza di limone e zucchero.

Se non vedi l'ora di provare a farla a casa, ecco come puoi fare.

La Moretta, il caffè di Fano nelle Marche
fonte: caffevergnano.com


Toscana - Ponce alla livornese


La lista dei caffè corretti non finisce qui. A Livorno, se capita una giornata in si è un po' acciaccati e non si è in grande forma, ecco che ti viene servito il Ponce alla livornese. Il nome evoca origini lontane: deriva, infatti, dalla parola inglese punch, che rappresentava una bevanda a base di tè, zucchero, acquavite, limone e cannella.

Ma che c'entrano gli inglesi con i livornesi? Se ti stai facendo questa domanda, devi sapere che dalla fine del 1500 Livorno divenne una base della marina inglese e iniziò ad attrarre una numerosa comunità anglosassone, che pian piano si stabilì in città. Lo testimonia anche l'esistenza dell'Antico Cimitero degli inglesi.

Tornando al caffè, vedendo gli inglesi bere il punch, i livornesi presero la ricetta ma sostituirono il tè con il caffè, facendo nascere il classico Ponce. Esistono anche diverse varianti, che puoi consultare qui insieme al procedimento di preparazione della bevanda.

Il Ponce, il caffè alla livornese
fonte: laboratorioespresso.it

Medio Oriente - Caffè turco


E' arrivato il momento di fare un salto fuori dall'Italia. Voglio parlarti del caffè turco perché quando sono andata a fare un viaggio a Istanbul sono rimasta affascinata sia dal modo in cui viene preparato sia dagli strumenti che utilizzano.

Innanzitutto, non esiste né la moka né la macchina da caffè che si trova nei nostri bar. Il caffè turco, chiamato anche orientale in quanto si consuma in tutto il Medio Oriente, è fatto con un caffè macinato molto fine che viene posto in un tipico bricco di rame e ottone dal lungo manico, chiamato cezve, insieme a dell'acqua. Il cezve, poi, viene messo sul fuoco e portato a ebollizione. Una volta pronto, viene servito - bollente! - in una piccola tazzina di porcellana, senza manico e dalla forma allungata.

L'importanza del caffè in Turchia e nel Medio Oriente è così grande e la tradizione così radicata che è stato dichiarato dall'UNESCO come Patrimonio Immateriale dell'Umanità.

Tipico caffè turco

Costa Rica - Café chorreado


Concludiamo il nostro viaggio gastronomico spostandoci ancora più lontano, in un Paese conosciuto come uno dei migliori produttori di caffè del mondo, il Costa Rica. Qui il caffè non viene solo prodotto ma anche consumato in grandi quantità. Il café chorreado è un'istituzione e viene preparato con una tecnica davvero particolare.

Si utilizza, appunto, il chorreador, uno strumento composto da una struttura in legno con al centro un panno filtrante molto simile alle bustine del tè. Sotto il filtro si mette una tazza e all'interno del filtro un po' di caffè. Quando si va a versare l'acqua calda sul panno filtrante, oltre a vedere la bevanda che ha preso vita si sentirà il suo buonissimo profumo in tutto l'ambiente. Per concludere il tutto, il café chorreado viene servito con del latte.

Café chorreado Costa Rica
fonte: Pinterest

Conoscevi questi tipi di caffè regionali? Quale ti ispira di più?

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