Paola Cambielli
Tutti pazzi per il poke
Sei un amante del pesce crudo? Direttamente dalle Hawaii è sbarcato in Italia il poke, un'ottima alternativa al sushi. Questa gustosa pietanza salutare e instagrammabile, perfetta per l'estate, è diventata uno dei trend culinari del 2019. Ma quali sono i segreti della poke-mania?
L'estate è la stagione perfetta per i cibi salutari. Nelle giornate calde e soleggiate, soprattutto quando l'afa non ti fa respirare, si ha proprio voglia di mangiare qualcosa di fresco e genuino, che non appesantisca lo stomaco e ti faccia alzare dal tavolo con quella sensazione di pesare venti chili di più. Allora via con la preparazione di insalate, riso e pasta fredda, macedonie… ma non vorresti ogni tanto provare qualcosa di nuovo? Hai mai sentito parlare del poke?

Cos'è il poke?
"Affettare o tagliare a pezzi": ecco qual è la traduzione in italiano del termine "poke". Si pronuncia "poh-key", senza accento finale sulla "e", come molti scrivono e dicono. È un piatto che proviene dalla cucina povera delle Hawaii ed è sostanzialmente una ciotola contenente del pesce crudo marinato, preparato a tocchetti più o meno grandi, accompagnato dagli ingredienti più disparati e insaporito con delle salse. La ricetta ha con il tempo subito delle influenze provenienti in particolare dal Giappone e dalla Corea, che si riflettono soprattutto nell'uso del riso, del sesamo per la marinatura del pesce e della salsa di soia come accompagnamento.
Verdure, avocado, mango e alghe sono solo alcuni degli ingredienti che lo compongono, ma molti ristoranti offrono soluzioni personalizzate per il cliente, perciò uno è libero di comporlo a proprio piacimento.
Secondo la tradizione hawaiana viene servito come antipasto o piatto principale.
Un enorme successo in tutto il mondo
Intorno agli anni '70 la preparazione di questo piatto iniziò a diventare conosciuta, ma è nel 2012 che la poke-mania è esplosa. Prima negli Stati Uniti, sulla costa californiana. Lì, la popolarità del poke è cresciuta a dismisura, tanto che a San Diego gli hanno dedicato addirittura un festival, sulla scia dell’Honolulu PokeFest hawaiano. Nel 2017 è sbarcato anche in Europa: nel Regno Unito e in Italia in particolare, dove a Milano hanno iniziato ad aprire i primi ristoranti. E il fenomeno non si è più fermato.
Sono davvero molti i locali fisici dove si può gustare una deliziosa poke bowl - dove "bowl" indica la ciotola in cui viene servito - ma sono le app di food delivery che hanno contribuito maggiormente alla sua diffusione.
Qualche numero
Secondo l'analisi dell'Osservatorio di ricerca di Just Eat, in Italia il poke è entrato nella lista dei trend culinari del 2019, arrivando perfino a superare il sushi. Se si parla di ordini online e di consegne a domicilio, la pizza continua ad avere il primato, mentre il poke è al primo posto della classifica delle cucine più in crescita dell'anno, con un aumento del 4000%. Milano, Torino e Roma sono le città che hanno consumato la maggior quantità ed è stato ordinato in maggioranza dalle donne.
D'altronde, è risaputo che sono le prime a curare la linea e a preferire la cucina salutare. Magari, non vedendo l'ora di postare sui social una foto dell'ultima tendenza in termini di cibo. Il poke, infatti, grazie ai colori sgargianti degli ingredienti che lo compongono, disposti in modo preciso e ordinato, e alla forma della bowl, è perfetto per essere fotografato. Ti viene voglia di mangiarlo solo con gli occhi. Non a caso, è diventato un trend anche perché è uno dei piatti più #instagrammabili del momento.

La salute prima di tutto
Il poke, però, non è da considerare solo una pietanza che detta la moda del momento in termini di cibo. È soprattutto gustoso, sano e ipocalorico, dalle innumerevoli proprietà nutrizionali. Il riso è fonte di amido e fibre, l'avocado è ricco di calcio e potassio e il pesce è un ottimo contenitore di vitamine e omega 3. Ma attenzione: bisogna sempre verificare che il pesce crudo sia freschissimo e di qualità e assumerlo di frequente può causare anche dei rischi.
Ti è venuta l'acquolina in bocca? A me sì. Se un giorno ti dovesse venire voglia di farlo in casa, qui puoi trovare una serie di consigli che ti aiuteranno a preparare un poke da 10 e lode!