Paola Cambielli
Davvero L'arte sa nuotare? Ce lo spiegano le opere di Blub
I personaggi famosi ritratti con una maschera da sub dallo street artist fiorentino Blub diventano un simbolo di resistenza ai momenti di crisi, in cui si deve galleggiare e imparare a nuotare. E ci spiegano che L'arte sa nuotare.
Chiunque nella vita ha passato periodi di difficoltà: lavorativa, personale, economica… Anche in questi mesi siamo nel bel mezzo di uno tsunami invisibile, che rende le nostre giornate non proprio così facili. Ma da tutto ciò si può uscire, affrontando la realtà e rimanendo a galla. Questo è il messaggio del progetto L’arte sa nuotare dello street artist Blub, iniziato nel 2013 e attuale come mai prima d’ora.
Come ogni artista di strada che si rispetti, anche intorno a lui aleggia un’atmosfera di mistero riguardo alla sua identità. Nelle interviste che gli sono state fatte ha rivelato solo di essere fiorentino, nient’altro.
Il suo progetto è iniziato un po’ per gioco e anche un po’ per ricordare l’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, quando l’Arno straripò sommergendo d’acqua strade, interni di abitazioni, negozi, bar, musei e numerose opere d’arte. I quadri che vennero ritrovati e messi in salvo sono diventati l’emblema dell’"arte che non affoga", che il 5 novembre 2013 Blub ha trasformato in L’arte sa nuotare.

La sua idea era di dare un’anima più colorata alla sua città natale e di portare l’arte dai musei direttamente in strada, alla portata di tutti. Ma come? Inizialmente dando una nuova vita agli sportellini del gas o della luce più vecchi e tenuti male. Dipingeva le sue opere, le scansionava e di notte le incollava sugli sportellini con wheatpaste, una colla di farina.
Il giorno dopo, i fiorentini e i turisti passeggiando per le vie si sono imbattuti in personaggi di arte classica immersi sott’acqua e ritratti con una maschera, su uno sfondo blu.
La maschera è diventata il simbolo della salvezza, che permette di respirare anche quando le pressioni sociali e le crisi rendono la vita più dura e opprimente. Insomma, è proprio quando ci si sente sopraffatti e con l’acqua alla gola che non bisogna lasciarsi abbattere.
Quando L’arte classica ispira l’arte urbana
In una delle sue interviste, per spiegare il progetto L’arte sa nuotare Blub ha affermato:
"Quando sei sott’acqua non c’è peso, il tempo si ferma, i pensieri se ne vanno e fluttui in simbiosi con questo elemento. In questa dimensione sospesa ripropongo personaggi che, con il loro esempio, hanno lasciato un segno di grandezza che sopravvive ancora oggi. Senza tempo”.

Inizialmente lo street artist ha voluto rendere omaggio con leggerezza, ironia e semplicità sia ai grandi del passato e alle loro creazioni, sia agli angoli più nascosti delle strade di Firenze che li ospitano.
Ha messo la maschera alla Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci (una delle sue prime opere), allo stesso Leonardo, al David di Michelangelo, alla Venere di Botticelli, al putto di Raffaello, alla Gioconda, ma anche a Dante Alighieri, Shakespeare, Galileo… potrei andare avanti all’infinito.
Anche i contemporanei sono stati coinvolti: Picasso, Dalì, Van Gogh, Totò e Freddy Mercury, solo per citarne alcuni. Ha rappresentato pittori, scrittori, musicisti, attori ed è uscito da Firenze toccando numerose città italiane. È sbarcato perfino all’estero, diventando famoso in tutto il mondo.

Personalmente sono sempre stata affascinata dalla street art e dai messaggi che gli artisti portano avanti con così tanta convinzione. La prima volta in cui ho visto un’opera di Blub in una stradina di Firenze sono rimasta subito colpita e non appena ho avuto l’opportunità sono sempre andata a caccia dei vari personaggi. Uno degli ultimi che sono riuscita a scovare mi ha dato molta soddisfazione. Stavo camminando nel quartiere Venezia Nuova di Livorno e mi sono imbattuta in Stromae, un cantautore e musicista belga che ammiro moltissimo e seguo da otto anni.

Oltre all'idea di fondo, quello che mi affascina del progetto L’arte sa nuotare è che Blub non vuole polemizzare contro la società (“perché in fondo la società siamo noi”, come sostiene) e non approcciarsi con un modo critico e negativo ma far nascere un sorriso e donare un momento di felicità agli spettatori.
Seguendo i suoi social (Facebook e Instagram) e in particolare gli hashtag #lartesanuotare e #adottaunblub, vedrai che i sostenitori di Blub sono molto attivi. Anche loro, come amo fare io, fotografano le sue opere per arricchire la mappa virtuale e vedere se riescono a trovare un personaggio che non è ancora stato immortalato. Qualche volta si trovano manifesti danneggiati, ma sono comunque importanti perché aiutano a far crescere il fascino dell’arte urbana, mostrando la sua anima precaria.
Ricorda: imparare a nuotare con la maschera diventa come ballare sotto la pioggia.
In ogni crisi c’è sempre un’opportunità.