Paola Cambielli
Digital detox: ecco perché prendersi una pausa dalla tecnologia fa bene
Ogni giorno siamo connessi a computer, tablet e smartphone. Riceviamo notifiche, scrolliamo i social, ci incantiamo davanti ai video, rispondiamo alle e-mail. Ma quando il cervello dice "Basta!", serve un bel digital detox.
Quante volte ci siamo preoccupati per la nostra salute fisica dando quasi per scontato che anche la nostra mente ha bisogno di ricaricare le energie? In questi anni il ruolo della tecnologia è diventato sempre più protagonista, tant'è che stiamo vivendo in quella che viene chiamata era digitale. Ma essere costantemente a contatto con tutti gli apparecchi che ci circondano è impegnativo e, in alcuni casi, può trasformarsi in una vera dipendenza. Per non arrivare al limite, serve un bel digital detox.
Ma cos'è il digital detox?
Letteralmente significa "disintossicazione digitale" e coincide con il momento in cui si decide volontariamente di non cedere alla tentazione di intraprendere tutte le attività che hanno a che fare con la tecnologia, come guardare i social media o le e-mail, ma anche semplicemente accendere il computer. Ci si prende una pausa volontaria di un certo periodo per rilassarsi e sviluppare il benessere mentale, ma anche per rivedere il rapporto che ognuno di noi ha con i dispositivi digitali.
Stiamo esagerando? Controlliamo troppo lo smartphone? Non resistiamo nel leggere immediatamente la notifica che ci è arrivata? Appena ci viene servito il piatto che abbiamo ordinato al ristorante dobbiamo fotografarlo? Se la risposta a tutte queste domande è sì, ecco che si accende il campanello d'allarme.
D'altronde, i dati parlano chiaro: secondo il report Digital 2021 dell'agenzia We Are Social, la popolazione italiana passa in media 6 ore al giorno connessa ad Internet e il 97% di essa possiede uno smartphone. Sono numeri che fanno riflettere ma, ammettiamolo, non possiamo più farne a meno.
Alcune conseguenze dell'eccessiva connessione
Per quanto mi riguarda, sono la prima a pensare che il mondo digitale non è un nemico da combattere. Anzi, da quando è entrato nella nostra quotidianità ha portato anche dei vantaggi. Immagina semplicemente come avresti passato il periodo della prima quarantena dovuta alla pandemia da Covid-19 senza un minimo di tecnologia. Non abbiamo rischiato l'isolamento più totale, grazie anche alle videochiamate. Ma, in generale, con la tecnologia il mondo ci sembra più raggiungibile. Si possono fare cose che prima erano impensabili - per esempio, aprire un blog :)
Però, come in ogni cosa, il troppo stroppia. Se usata nella maniera sbagliata, eccessiva ma anche non costruttiva, la tecnologia non è più un'alleata. Anche gli esperti confermano che, ad esempio, usare troppo il cellulare può essere dannoso per la salute. Praticare il digital detox non fa bene solo al relax mentale, ma in casi estremi evita l'accadersi di conseguenze da non sottovalutare. L'eccessivo contatto con il mondo virtuale, soprattutto nei giovani della Generazione Z, che vengono definiti "iperconnessi", può portare a delle vere e proprie fobie: la FOMO e la Nomophobia.
Con FOMO si intende l'espressione inglese "Fear Of Missing Out" e porta costantemente a controllare le notifiche dei social media per paura di perdersi qualche evento a cui non si è stati invitati. Insomma, è la paura di essere tagliati fuori.
La Nomophobia, invece, viene anche chiamata anche "sindrome della disconnessione" e porta ad avere una sorta di attacchi di panico quando non si ha con sé il cellulare. O anche quando, banalmente, la connessione si interrompe per un po' di tempo.
Vogliamo davvero ad arrivare a tutto questo?
Come praticare un corretto digital detox, anche in vacanza
Come in ogni dieta che si rispetti, è complicato cambiare un'abitudine dall'oggi al domani, in modo drastico, a meno che non si ha una forza di volontà da fare invidia a chiunque. Ma quante volte ci siamo ripromessi di non perdere più tempo sui social e poi ci siamo ricascati? Per non diventare dipendenti e dedicare del tempo solo a noi stessi, esistono dei rimedi.
Io, ad esempio, mi sono ripromessa di non guardare il cellulare appena mi alzo al mattino. Faccio colazione con calma e poi ci penso. L'ideale sarebbe anche non usarlo alla sera poco prima di andare a letto. Essendo, poi, amante della natura, appena posso non rinuncio a una bella camminata o a una pedalata in bicicletta lontano dalla connessione. Si può anche praticare della sana attività sportiva: la mia amica Laura, ad esempio, in quest'articolo ci ha spiegato perché fare yoga all'aperto è un ottimo toccasana.

Quindi, una disintossicazione dal mondo digitale ogni tanto è necessaria. Soprattutto quando si va in vacanza. Ma riusciamo veramente a prenderci una pausa anche quando andiamo via di casa? O cediamo alla tentazione di pubblicare i nostri album fotografici ovunque?
Per aiutarci a combattere questa abitudine, esistono molte strutture ricettive che basano la loro attività solo sulla trasmissione del relax, dove l'unico pensiero è quello della ricerca della pace interiore. Ad esempio, quest'anno il sito ufficiale del Trentino ha proposto una serie di consigli per trascorrere delle esperienze a stretto contatto il paesaggio naturale. Dove gli unici suoni che si possono sentire, invece dell'arrivo delle notifiche, sono quelli del torrente che scorre o degli uccellini che cinguettano.
Una vacanza di questo tipo è possibile farla in tutti i periodi dell'anno. E ora che sta arrivando il momento del foliage autunnale, è un'ottima occasione da non perdere.
