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  • Immagine del redattorePaola Cambielli

Il Chocoday: una giornata all'insegna del cioccolato

Ogni 12 ottobre, gli amanti dell'alimento più goloso che esista possono dare sfogo alle loro fantasie culinarie. Nella Giornata Mondiale del cioccolato scopriamo quali città italiane lo celebrano. Quale sarà quello più buono?

 

Tutti hanno i propri punti deboli nella vita. Il mio è resistere alla tentazione del cioccolato. Lo so che mangiarne troppo fa male, ma non riesco a dire di no. È più forte di me. Immagina la felicità quando ho scoperto dell'esistenza del Chocoday: la Giornata Mondiale del Cioccolato!

Fino a quel momento, il 12 ottobre per me era solo il giorno in cui Cristoforo Colombo sbarcò per sbaglio sulle coste del continente americano nel 1492 (ben 530 anni fa). Ma in realtà i due eventi sono strettamente collegati, come ho approfondito in questo articolo.


I benefici del cioccolato

Il Cioccolato è un bene prezioso. Per questo va promosso e tutelato il consumo di quello che la leggenda narra essere il "Cibo degli Dei", cioè il Cioccolato Buono, ottenuto esclusivamente con l’utilizzo di burro e massa di Cacao, senza grassi e oli vegetali aggiunti che ne sviliscono le proprietà.

Questo è ciò che sostiene il Manifesto del Cioccolato. Sì, perché non bisogna soffermarsi solo sul fatto che l'alimento più goloso che esiste faccia ingrassare e venire i brufoli.

Il cioccolato ha innumerevoli proprietà, soprattutto per l'umore. Quello fondente, in particolare, è un antidepressivo naturale e lo conferma anche uno studio condotto da alcuni ricercatori dell'Università di Seul. Analizzando un campione di 46 partecipanti, hanno verificato che coloro che avevano consumato del cioccolato contenente una percentuale maggiore di cacao si sentivano più felici e positivi.

Come dargli torto! Mi sentivo esattamente allo stesso modo quando ho mangiato questa meravigliosa monoporzione al cioccolato e lamponi dello Chef Ernst Knam.


Monoporzione al cioccolato di Ernst Knam Milano
Puro momento di estasi davanti a un dolce di Ernst Knam

L'Eurochocolate di Perugia, un appuntamento dal 1994


Da quando il cioccolato è sbarcato in Italia, grazie ai rapporti con la Spagna e ai matrimoni dinastici con la famiglia reale dei Savoia alla fine del '500, ha avuto un enorme successo. Moltissimi sono gli appuntamenti annuali e le fiere che lo celebrano: il più famoso è l'Eurochocolate di Perugia, la città dove da un'idea di Luisa Spagnoli nacque l'intramontabile Bacio Perugina.

Giunto alla sua 28esima edizione, quest'anno si svolgerà dal 14 al 23 ottobre al centro UmbriaFiere di Bastia Umbra. Più o meno, a una ventina di chilometri dal capoluogo.

Il mio sogno è quello di creare a Perugia un parco tematico permanente sul cioccolato.

Lo ha affermato l'architetto Eugenio Guarducci alla rivista Forbes. L'ideatore dell'"Oktoberfest del cioccolato" vuole infatti valorizzare il più possibile questo alimento con aree tematiche, show dal vivo ed eventi anche per i più piccoli che si svolgono su un'area di 14.000 metri quadri.

Per ritornare tutti un po' bambini e provare anche solo per un secondo quella felicità che solo il cioccolato può offrire.



Non solo Perugia: tutte le città del cioccolato in Italia


Ma se a Perugia arrivano ogni anno frotte di visitatori per assaporare le dolci prelibatezze di tutto il mondo, anche altre città italiane si difendono alla grande.


Torino, ad esempio, ha una tradizione cioccolatosa di tutto rispetto. Non per niente, come ho anticipato poco fa, è nata con la famiglia reale dei Savoia ed è proseguita fino a che l'ex capitale d'Italia si è trasformata nel centro nazionale più importante di produzione del cioccolato.

Il gianduiotto è il simbolo della città e tra i maître chocolatiers che si contendono lo scettro di chi lo fa più buono troviamo Guido Castagna e Guido Gobino. Quale sarà il migliore?



Ma Torino è famosa anche per il bicerin, una bevanda dove il cioccolato si amalgama alla perfezione con il caffé e la crema di latte. Un'altra prelibatezza che si aggiunge alla lista dei tanti caffé regionali d'Italia. Guarda come si prepara:



Ora ci spostiamo un po' più giù. Alzi la mano chi non conosce il cioccolato di Modica. E anche qui c'è lo zampino degli spagnoli. Nel XVI secolo, oltre a tessere relazioni con i Savoia, iniziarono a dominare anche il territorio siciliano, portando le loro influenze artistiche e culinarie. A Modica fecero conoscere la lavorazione delle fave di cacao, che impararono direttamente dagli Aztechi, e gli passarono direttamente la tradizione. Per questo, il cioccolato che si produce qui è piuttosto diverso dagli altri, più granuloso. Viene, infatti, lavorato "a freddo" con uno strumento chiamato metate, dove lo zucchero aggiunto non fa in tempo a sciogliersi, vista la bassa temperatura, e gli lascia quel tocco ruvido al tatto.

Il cioccolato di Modica è così buono e importante che nel 2018 ha ottenuto il riconoscimento IGP, che fa riferimento all'indicazione geografica protetta.



Concludiamo in bellezza questo Chocoday con un altro evento, che si terrà a Bologna dal 17 al 20 novembre. Per 4 giorni il Cioccoshow, la fiera del cioccolato, animerà Piazza XX Settembre con bancarelle, degustazioni ed eventi dedicati esclusivamente al cioccolato artigianale.



Ora che le conosci, non puoi perderti le manifestazioni dedicate a questo meraviglioso prodotto. Io, intanto, faccio una pausa e mi mangio un pezzetto di cioccolato, rigorosamente fondente ;)


Evviva il Chocoday! Tu come lo festeggi?


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