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  • Immagine del redattorePaola Cambielli

Aperol Spritz, l'aperitivo per eccellenza

Chi dice aperitivo pensa subito all'Aperol Spritz. Questo cocktail è talmente entrato nell'immaginario collettivo e nel cuore degli italiani - ma non solo - da essere automaticamente associato al momento dell'aperitivo. Uno dei rituali più sacri degli ultimi anni.

 

Trovarsi per un aperitivo - o un "ape", se fai un giro dalle parti di Milano - è un'usanza tutta Made in Italy. Non è solo l'apripista della cena vera e propria, grazie alla formula drink + buffet - ma è diventato a tutti gli effetti un momento per incontrare gli amici, staccare da una giornata di lavoro o semplicemente rilassarsi. E tra i vari cocktail che solitamente si ordinano, quello che simboleggia alla perfezione questo rituale è l'Aperol Spritz.

Aperol Spritz, simbolo dell'aperitivo

Aperol Spritz: orgoglio veneto


Anche se negli ultimi anni i due componenti si sono fusi alla perfezione tra loro dando origine all'immagine del classico aperitivo, lo spritz e l'Aperol sono due elementi ben distinti. L'Aperol in realtà è uno dei componenti con cui si prepara lo spritz, insieme a:

  • tre parti di Prosecco, lo spumante italiano

  • una parte di soda

  • una fettina d'arancia

Questa è la ricetta originale dello spritz. Prepararlo è così facile che si può fare anche a casa.


E se dico Prosecco, c'è solo una zona d'Italia che ti può venire in mente. Il Veneto non è solo la patria di quello che, secondo l'Osservatorio Vini Spumanti Effervescenti, è considerato il vino più esportato all'estero, ma anche dell'unico e inimitabile spritz.

Facciamo un salto nel tempo. Nell'Ottocento, quando le truppe dell'Impero Austro-Ungarico dominavano il Triveneto, i veneti presero conoscenza dell'atto dello spritzen, ovvero allungare il vino con l'acqua frizzante. Erano solo gli albori.


Aperitivo dal 1919


Passa qualche decennio. Arriva il 1919 quando i Fratelli Barbieri presentano alla fiera di Padova un nuovo protagonista: il cocktail dal colore arancione - lo spritz - che sarebbe rimasto nell'immaginario collettivo di tutti non solo per decenni, ma anche secoli.

Qualche anno dopo, intorno al '30, i baristi dei bar tra Padova e Venezia iniziano a compiere il gesto dello spritzen ripreso dalle truppe austriache aggiungendo anche dell'Aperol, del Campari, del Gin, del Select o addirittura del Cynar. Era nata una nuova usanza: bere il neonato cocktail come diversivo prima di cena.

Aperol Spritz non è solo aperitivo ma soprattutto gioia e condivisione

Happy together: un brand internazionale


Fin da quando l'International Bartender Association (IBA) ha nominato Aperol come ingrediente base del classico spritz veneziano, la notorietà del brand ha iniziato a spiccare il volo. L'arancione è diventato il colore-simbolo del marchio, non solo perché rimanda alle tonalità sgargianti del cocktail, ma anche perché perfettamente riconoscibile fin dal primo sguardo. Non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

Le attività di marketing, poi, hanno contribuito a diffondere a macchia d'olio la filosofia del brand, dove la condivisione e la gioia sono i punti cardine. L'intento di Aperol Spritz non è stato solo quello di identificarsi nell'immaginario collettivo con l'atto dell'aperitivo, ma soprattutto con i brindisi insieme gli amici e i momenti da passare in compagnia, divertendosi e non pensando a nulla. Se trascorsi sulla Terrazza Aperol, poi, ancora meglio.

La filosofia di Aperol è diventata un vero e proprio stile di vita, un fenomeno sociale irrinunciabile. Lo confermano anche i numerosi eventi organizzati durante tutto l'anno. Dalle vacanze sulla neve ai party estivi con dj set, passando per il Carnevale di Venezia, Aperol è sempre in prima linea.

E come non citare le numerose iniziative social che hanno coinvolto anche il mondo della musica internazionale, da Together we can sing a Together we can dance? Il coinvolgimento non è mancato nemmeno in un anno come questo.

Grazie, Aperol, perché ci hanno aiutato a sentirci meno soli :)


Together we can cook: in cucina con lo chef Barbieri


Dato che, come abbiamo visto, lo spritz non è così difficile da preparare a casa, Aperol ha pensato di metterci alla prova con un'iniziativa davvero carina. L'ultima di quest'anno è Together we can cook. Nata con la collaborazione di Bruno Barbieri, è l'occasione per tirare fuori la nostra anima più creativa. Avremo l'opportunità di trasformarci per una sera in uno chef stellato, cucinando o reinterpretando una delle tre ricette del giudice di Masterchef che si trovano sul sito ufficiale, insieme al regolamento. Da accompagnare, ça va sans dire, a un bel bicchiere di Aperol Spritz.

Per mostrare le tue abilità culinarie avrai tempo fino al 13 dicembre. Se rientrerai tra i primi mille partecipanti, potrai vincere il kit ufficiale Aperol Spritz, da sfoggiare con orgoglio con i tuoi amici.

Festeggiare insieme le occasioni più speciali concedendosi un meritato spritz, preparato con le nostre mani, non sarà mai stato così appagante.

Aperol Spritz e lo chef Barbieri insieme per Together We Can Cook


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